OBESITA': IN ITALIA AL VIA LA PRIMA BANCA DATI
ROMA - Al nastro di partenza in Italia la prima banca dati sull'obesità. Sarà il risultato della campagna 'Dai peso al peso', organizzata nell'ambito del progetto su sovrappeso e obesità condotto dall' Istituto Superiore di Sanità, Istituto San Raffaele Pisana di Roma, Società italiana dell'obesità e l'azienda Acaya, specializzata in simulazioni sanitarie. La campagna, che ha il sostegno dell'azienda farmaceutica Abbott e della Coop, sarà condotta presso le Ipercoop di tutta Italia.
Prenderà il via da Roma il 13 e 14 febbraio per terminare in giugno a Cagliari. Saranno in campo oltre 200 medici, 100 infermieri e 8 ambulatori per la raccolta dei dati che al termine dell'indagine saranno consegnati all'Iss. Il risultato sarà una banca dati relativa a 10 mila persone in sovrappeso o obese che potranno essere ricontattate in futuro per seguire l'evoluzione del loro stato di salute.
I controlli promossi nella campagna prevedono visite, questionari e un prelievo di sangue in postazioni esterne alle Ipercoop.
"Le persone interessate a fare i controlli possono liberamente avvicinarsi ai punti predisposti nelle Coop, dove saranno accolte da medici e infermieri per un prelievo capillare di sangue su cui effettuare analisi della glicemia e del profilo lipidico", ha spiegato Giuseppe Rosano, direttore del Centro di Ricerca Clinica del San Raffaele di Roma. Inoltre, ha aggiunto, le persone saranno pesate su apposite bilance che riescono a calcolare la quantità di grasso anche stando in posizione eretta".
Tutti i dati saranno raccolti garantendo l'anonimato, ha precisato il direttore del dipartimento del Farmaco dell'Iss, Stefano Vella. "E' la prima volta che si fa uno screening di tale estensione e soprattutto considerando l'obesità come fattore di rischio per altre patologie", ha dichiarato Giovanni Spera, professore di medicina interna dell'università Sapienza di Roma.
In realtà, non tutti gli accumuli di grasso possono essere nocivi per la salute. "Non sappiamo quante persone in sovrappeso sono effettivamente in pericolo, e la stima di questo dato sarà uno degli obiettivi del progetto", ha spiegato Saverio Cinti, presidente della Società Italiana dell'Obesità. Per avere informazioni sulle Coop che aderiscono al progetto sarà attivo dal 2 febbraio il numero verde 800.928892.
IN 15 ANNI CALORIE DOPPIE IN HAMBURGER E BISCOTTI
Negli ultimi 15 anni hamburger, biscotti e merendine sono diventati piu' a rischio di sovrappeso e obesita'.
''Se 15 anni fa un hamburger conteneva fra 500 e 600 calorie, oggi ne contiene almeno 1.200'', ha detto il direttore del centro di ricerca clinica e sperimentale dell'Istituto San Raffaele Pisana di Roma, Giuseppe Rosano, nella conferenza stampa di presentazione della campagna ''Dai peso al peso'' promossa da Istituto Superiore di Sanita', Istituto San Raffaele Pisana di Roma, Societa' italiana dell'obesita' e l'azienda Acaya, specializzata in simulazioni sanitarie, con il sostegno dell'azienda farmaceutica Abbott e della Coop.
''Il raddoppio delle calorie avvenuto negli ultimi anni riguarda moltissimi cibi, per esempio alcuni tipi di pane in cassetta'', ha proseguito l'esperto. ''Solo in parte - ha aggiunto - la maggiore quantita' di calorie si deve ad un aumento del peso del prodotto. Quello che e' avvenuto e'
piuttosto un cambiamento qualitativo'', un fenomeno che riguarda sia i cibi industriali, sia quelli preparati in casa utilizzando ingredienti di tipo industriale, come le salse pronte.
E' CACCIA APERTA AGLI ADDITIVI SCATENA-FAME
E' caccia aperta alle sostanze scatena-fame: gli additivi contenuti nei cibi industriali o inquinanti presenti nell'ambiente sono finiti nel mirino di un progetto italiano.
''Non sappiamo ancora quanti siano, li stiamo progressivamente identificando e valutando'', ha detto Giuseppe Rosano, dell' Istituto San Raffaele Pisana, che sta conducendo il progetto con il dipartimento del Farmaco dell'istituto Superiore di Sanita' (Iss) e con il Centro di Tossicologia ambientale della Calabria.
''Obesogeni ambientali'' e' il nome che e' stato dato alle nuove insidie alleate di sovrappeso e obesita'. ''Agiscono distribuendosi nel grasso e danno la sensazione della fame''. Individuarli uno ad uno e' tutt'altro che facile. ''Abbiamo capito che ci sono, ora si tratta di capire quali siano'', ha concluso l'esperto. Le risposte sono attese fra circa un anno e mezzo, a conclusione dello studio.
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