L'amore sublime

C'era una bella ragazza di nome Serapia, la quale abitava in una piazza di Terni, l'attuale Piazza Clai. Passando spesso di li' un giovane centurione romano, di nome Sabino, la osservo' piu' volte, se ne innamoro' e la chiese in sposa. I parenti di lei, pero', non volevano, perche' Sabino era pagano mentre loro erano tutti cristiani. Allora lei gli suggeri' di andare dal loro Vescovo e farsi istruire ben bene e farsi battezzare. Cosa che egli per amore di lei fece.
Ma quando questo ostacolo era stato sormontato, ne sorse uno grandissimo. Si scoprli' che Serapia era affetta da una forma di tisi avanzatissima. Disperazione dei genitori e del giovane legionario romano.
Fatto venire il santo Vescovo presso il letto della moribonda, Sabino supplico' il Santo che non permettesse che egli si separasse dalla sua amata. La vita gli sarebbe riuscita un lungo martirio insopportabile.
Valentino alzo' le mani e la voce al Padre di tutti. Ed un sonno beatificante uni' per l'eternita' quei due cuori dal palpito sincrono, mentre si stringevano per l'eternita'

 

 

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