Mi sto innamorando della mia amica?
in Sotto le lenzuola
A differenza dei maschi, molto più omofobici, le donne hanno più probabilità di innamorarsi o invaghirsi di persone del loro stesso sesso. Perché si può essere prevalentemente eterosessuali ma avere allo stesso tempo una componente omosessuale
Le donne si sono emancipate: il sesso, si sa, non è più soltanto roba da uomini. Addio quindi alla donna angelicata di Dante e Petrarca che tra l'altro probabilmente non è mai esistita. Lo dimostra uno studio tutto italiano ideato e coordinato dal dottor Roberto Bernorio in collaborazione con l'Associazione italiana sessuologia psicologia applicata (Aispa) presieduta dal professor Willy Pasini. Una ricerca sull'eros femminile denominata "Erosfem", rivolta a donne in età compresa tra i 20 e i 45 anni della quale il dottor Bernorio anticipa alcuni dati preliminari sulla base di alcuni test effettuati su 300 donne. «Dalla ricerca - spiega il dottor Bernorio - emerge che la sessualità femminile, se per alcuni aspetti si è trasformata nel tempo, per altri mantiene le sue caratteristiche peculiari che la differenziano da quella maschile». Sul modo di affrontare la sessualità restano sicuramente differenze tra uomini e donne. Una su tutte rispetto al piacere: «Il 75 % delle intervistate - continua Bernorio - afferma che la propria soddisfazione sessuale non è necessariamente legata al raggiungimento dell'orgasmo». E questo, vaglielo a spiegare a un uomo.
Dottor Bernorio, finalmente una ricerca italiana…
Sì, di solito si fanno riferimenti a studi di origine anglosassone, questa volta il campione di questa ricerca è invece tutto italiano.
Cominciamo dall'autoerotismo. È ancora un tabù?
No, affatto. L'80% delle intervistate dichiara di masturbarsi e la maggior parte di esse ha cominciato a farlo prima dei 14 anni. Quasi il 90% di esse riferisce di raggiungere sempre o quasi sempre l'orgasmo stimolandosi i genitali in un tempo compreso tra i 2 e i 5 minuti.
Verrebbe da dire che è un tempo rapido, rispetto alle convinzioni comuni. O no?
Siamo ben lontani dalla visione del passato che dipingeva la donna come disinteressata al piacere fisico, inibita da tabù socioculturali e con tempi di risposta sessuale molto più lunghi dell'uomo. Questi dati ci danno conferma che le nuove donne hanno saputo recuperare un importante rapporto di confidenza con il proprio corpo, che si dedicano all'esplorazione delle sensazioni ad esso correlate e che in buona parte hanno saputo rimuovere quelle inibizioni psicologiche frutto di una cultura ad impronta maschilista.
Per raggiungere il piacere le donne preferiscono l'immaginazione o l'utilizzo di sex toys ?
Un 60% di esse riferisce di utilizzare l'immaginario sessuale come strumento capace di facilitare ed intensificare l'acme del piacere. Possiamo anche aggiungere libere di giocare con il proprio corpo, visto che 4 su 10 affermano di aver provato ad utilizzare i sex toys (vibratori, dildo, etc…) durante l'autoerotismo.
E nei rapporti con il proprio partner?
Le cose vanno diversamente; emerge una maggior difficoltà a raggiungere l'orgasmo quando non è la donna a stimolare i propri genitali ma è il proprio compagno a farlo.
Perché?
Nella maggior parte dei casi viene riferita una incapacità ad abbandonarsi alle sensazioni che ci fa capire quanto sia importante per una donna un rapporto di profonda fiducia nei confronti del suo uomo per poter liberare gli ormeggi e navigare nei mari del piacere. Ma è interessante osservare che in un terzo dei casi è l'incapacità maschile nello stimolare adeguatamente le zone erogene che rende difficile questa navigazione. Uomini da educare quindi? Forse, ma visto che dai dati in nostro possesso emerge anche una incapacità di lei a spiegare e a chiedere a lui come le piace essere stimolata, l'attenzione va posta sull'aspetto comunicativo tra i componenti della coppia che spesso è ben lontano dall'essere adeguato e funzionale.
Cosa è più importante per il piacere delle nuove donne?
I dati parlano chiaro e ci confermano quello che oramai si pensava fosse solo uno stereotipo:i sentimenti. Lo affermano 7 donne su 10. Poco valore invece per le dimensioni del pene, importanti in modo significativo solo per 1 donna su dieci. Quante preoccupazioni inutili, possiamo dire, affollano le menti degli uomini che si illudono di poter misurare con il righello la loro capacità di far provare piacere ad una partner.
Qual è l'impatto dei vari metodi contraccettivi sul piacere femminile?
Il coito interrotto ed il preservativo lo riducono significativamente; più del 40% delle donne riferisce infatti un peggioramento della propria funzione sessuale correlata all'utilizzo del condom. Sappiamo quanto tale strumento sia importante per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale; capire che le reticenze verso di esso non sono solo maschili, come si pensava, ma anche femminili, sarà senz'altro d'aiuto per adottare nuove e più efficaci strategie nelle campagne di prevenzione e di educazione sessuale. La pillola al contrario risulta essere una preziosa alleata del benessere sessuale; con una simmetria inversa rispetto al preservativo all'incirca un 40% di donne riporta un miglioramento del proprio piacere correlato all'utilizzo dei contraccettivi ormonali.
Le donne fingono ancora? E perché?
Sì, più di sei donne su dieci fingono l'orgasmo e nella maggior parte dei casi lo fanno per non deludere il proprio compagno. Perché le donne utilizzano la simulazione dell'orgasmo così spesso rimane un mistero, ma qualche chiave di comprensione cominciamo ad averla. Non è che di base ci sia una difficoltà a raggiungere ciò che viene simulato, basti pensare che il 65% del nostro campione riferisce di avere più o meno frequentemente orgasmi multipli. Il problema è che spesso l'uomo vuole che la propria compagna raggiunga il piacere come e quando piace a lui e quindi la finzione diventa l'unica possibilità per farlo contento. Ad esempio solo poco più della metà delle donne raggiunge l'orgasmo durante il coito senza la stimolazione del clitoride ma gli uomini continuano ad ignorare questa cosa e considerano normali solo quei rapporti completi in cui il godimento è simultaneo.
La prima esperienza sessuale, almeno nell'immaginario collettivo, segna di più una donna che un uomo
Io direi che assolutamente non è vero. Forse è vero nelle aspettative. Culturalmente la perdita della verginità ha assunto un valore simbolico. Oggi la prima volta è più legata alla crescita e i timori sono pressoché svaniti.
Molte lettrici chiedono come fare a distinguere i propri sentimenti per le altre donne. "Quello che provo per la mia amica è solo affetto o mi sto innamorando?"
Dal nostro studio non è emerso, semplicemente perché non l'abbiamo chiesto, ma ci sono donne che hanno uno sfondo bisessuale con una componente etero prevalente. Poi ci sono persone con una pura eterosessualità, persone con una pura omosessualità e persone con componenti diverse di eterosessualità e omosessualità: magari sono eterosessuali al 90% e omosessuali al 10%. C'è da dire che le donne sono meno omofobiche degli uomini, ovvero hanno meno paura di manifestare la propria attrazione per lo stesso sesso. Gli uomini invece, essendo molto più omofobici, si precludono più spesso questa possibilità.
Quindi si può avere una relazione etero per anni e poi innamorarsi di una donna?
Ci si può anche innamorare o invaghire. Le donne hanno molti meno problemi. Le donne se si devono baciare a Capodanno per gioco, lo fanno senza problemi e sono più tolleranti.